Cerchi uno psicologo?
Vantaggi, scelta, efficacia e costi.
Stai attraversando un momento difficile della tua vita? Per alcuni aspetti, a chi non è mai capitato!
Sofferenza per una relazione andata male, difficoltà nei rapporti sociali, insoddisfazione lavorativa, difficoltà ad accettarsi esteriormente o caratterialmente: sono solo pochi esempi di situazioni individuali purtroppo molto ricorrenti.
Tuttavia, la maggior parte delle persone è convinta di riuscire a superare autonomamente queste difficoltà e qualora ciò non dovesse dipendere dalla propria forza di volontà, forse sarebbe semplicemente il tempo ad aggiustare le cose.
Trascurarsi è pericoloso
D’altronde, si tratta di un momento, passerà… Al contrario, quasi nessuno quantifica le conseguenze psicologiche del trascurarsi e del trascinarsi. Nel lungo periodo l’accumulo di malessere può compromettere sensibilmente il nostro stato psicofisico, portando fra le varie cose, ad alterazioni dei propri stati emotivi o a forme più o meno gravi di depressione.
Se stai vivendo una condizione del genere forse dovresti prendere in considerazione l’idea di rivolgerti ad uno psicologo. Se invece ci stai già pensando ma sei ancora dubbioso, vuol dire comunque che un motivo di fondo ce l’hai: evidentemente ti stai pian piano rendendo conto di non essere in grado di superare questo momento di difficoltà con le tue sole forze e potresti aver bisogno di un piccolo aiuto.
Non ci sarebbe niente di male. Anzi, se hai acquisito questa consapevolezza sei in realtà già a buon punto, perché il primo passo per poter riprendere in mano la propria vita consiste proprio nell’accettare di avere un problema, riconoscendo al contempo i propri limiti.
Quali sono i vantaggi del rivolgersi ad uno psicologo?Come scegliere la persona giusta? È realmente efficace intraprendere un percorso psicologico, o rischia di rivelarsi soltanto una perdita di tempo e soprattutto di denaro? Quali sono dunque i costi? Queste sono le principali domande alle quali cercherò di dare una risposta per aiutarti a valutare quale possa essere la giusta strada per risolvere il tuo problema e riacquistare il tuo benessere.
Perché rivolgersi ad uno psicologo? Quali sono i vantaggi?
Beh, per quanto possa sembrare strano la risposta alla prima domanda è davvero molto scontata: lo psicologo è una figura professionale che a fronte del suo percorso di formazione è in grado di aiutare la persona a gestire e superare i propri disagi e disturbi psicologici e per farlo utilizza come principale strumento la sua abilità nel colloquio. Ma allora non è sufficiente sfogarsi con un buon amico? Purtroppo questo è un grave errore che commettono in molti, spinti dall’errata convinzione che una seduta terapeutica sia paragonabile a “fare quattro chiacchiere con chiunque”, pensando così di ottenere lo stesso risultato a costo zero.
Insomma, se da una parte la presenza di amici fidati con cui sfogarsi e condividere i propri stati d’animo è sempre una cosa positiva (ammesso che si abbia effettivamente questa fortuna!), dall’altra bisogna saper riconoscere la netta differenza che c’è tra ricevere un comune ascolto e farsi curare un disagio o un disturbo psicologico.
Inoltre, ciò che un buon amico spesso tende a fare in modo del tutto naturale e spontaneo, è offrire consigli, ma ciò avviene quasi sempre sulla base del suo carattere e delle sue esperienze di vita, che ovviamente non sono le tue! Se anche dovessi essere così fortunato da avere a che fare con una persona particolarmente empatica e quindi capace di immedesimarsi nei tuoi stati d’animo, questa riuscirebbe soltanto a sentirsi maggiormente coinvolta nella tua situazione, senza di fatto conoscere tutti i delicati meccanismi che contraddistinguono la tua personalità.
Lo psicologo come guida
Dunque, è qui che entra in gioco la peculiarità dello psicologo: egli, attraverso le competenze maturate nel corso di anni di studi e di preparazione professionale nel settore, è in grado di interagire al meglio con la tua personalità e possiede gli strumenti giusti per guidarti attraverso un percorso di crescita al termine del quale sarai tu stesso capace di decidere cosa è meglio per te e come ottenerlo o affrontarlo.
Paura del giudizio di uno sconosciuto
Se uno dei motivi per cui stai ancora esitando a contattare uno psicologo è il timore di sottoporti al giudizio o alla critica di uno sconosciuto, sappi che un altro indubbio vantaggio è rappresentato dal fatto che egli, a differenza di una persona qualsiasi, proprio per la natura del suo mestiere è totalmente esente da giudizi e pregiudizi di ogni genere ed è addirittura tenuto al rispetto del segreto professionale. Se poi tieni particolarmente alla tua privacy, al punto da voler mantenere l’anonimato nei confronti di terzi (amici, parenti, etc.), sappi che esistono molti modi per agevolarti e il primo fra tutti è il ricorso alle sedute online che ormai buona parte dei professionisti mette in pratica per cercare di andare incontro alle esigenze di ogni utente. Il servizio online ti consente di frequentare dove e quando vuoi la tua seduta, anche nei ritagli di tempo, qualora conducessi uno stile di vita particolarmente impegnativo. Se invece preferisci comunque il contatto diretto, potresti sempre optare per un appuntamento in studio al di fuori del tuo quartiere: quasi sempre troverai ambienti calorosi e professionisti capaci di metterti a tuo agio sin dal primo momento.
Come scegliere quello giusto per te?
Una volta che hai finalmente deciso di rivolgerti ad uno psicologo esistono svariati modi per individuare fra tutti il professionista più adatto alle tue esigenze. Puoi farlo innanzitutto attraverso internet, utilizzando i motori di ricerca per visitare direttamente i loro siti, dove mediamente troverai le loro referenze, gli ambiti d’intervento, i loro recapiti e talvolta le loro tariffe ed eventuali offerte commerciali; sempre online, è possibile anche visitare attraverso i social network (come Facebook, Intagram, etc.) le loro pagine professionali, sulle quali vengono spesso divulgati interessanti contenuti sotto forma di post, articoli, audio e video, grazie ai quali puoi farti un’idea sulla loro professionalità e sul loro indirizzo d’intervento. In alternativa, tra i metodi tradizionali per scegliere il tuo psicologo, c’è sicuramente il buon vecchio e sano passaparola, oppure potresti farti indirizzare direttamente dal tuo medico di base, che certamente conoscendo la tua situazione clinica saprebbe consigliarti adeguatamente. Qualunque metodologia di ricerca tu decida di intraprendere però, un aspetto fondamentale da tenere in considerazione è la verifica che il professionista al quale tua abbia deciso di rivolgerti sia effettivamente iscritto all’Albo degli Psicologi, perché affrontare un percorso con una persona che non sia in possesso delle giuste competenze potrebbe essere potenzialmente molto dannoso.
Dopo aver dunque analizzato referenze, competenze e ambiti d’intervento (che sono sicuramente gli aspetti più importanti), un ultimo consiglio che mi sento di darti è quello di scegliere una persona che ti trasmetta fiducia e sicurezza. Questo perché, stabilire sin da subito una buona connessione con il tuo psicologo rappresenta certamente un’ottima base di partenza affinché il tuo percorso trovi la giusta soddisfazione ed abbia successo.
È realmente efficace o porta solo via tempo e denaro?
A tal riguardo bisogna innanzitutto partire dal presupposto che la psicologia non è una semplice filosofia di vita, ma una vera e propria scienza, attraverso la quale, grazie alle competenze del professionista è possibile conseguire risultati tangibili e migliorare concretamente il proprio benessere.
Come anticipato in precedenza, spesso c’è una generale tendenza a trascurare gli aspetti psicologici, nella convinzione che questi si risolvano da soli o che infondo non siano così importanti. Quasi sempre accade che le persone siano più facilmente disposte a riparare subito l’auto che si è guastata o a sostituire il cellulare che si è rotto, piuttosto che a prendersi cura di se stessi.
I falsi luoghi comuni
Com’è possibile dunque che un oggetto che non è funzionale alla nostra esistenza, venga anteposto al nostro benessere e quindi alla nostra esistenza stessa? Nella valutazione su quanto sia costo efficacia rivolgersi ad uno psicologo, questo aspetto dovrebbe far riflettere molto. Purtroppo ciò accade anche perché il fatto che lo psicologo offra un servizio immateriale (come al contrario può essere ad esempio andare dal parrucchiere, dove in cambio dei miei soldi ricevo un taglio di capelli, oppure entrare in una gioielleria e comprare un orologio), crea all’utente l’illusione di pagare per qualcosa, senza ricevere nulla in cambio.
In realtà come abbiamo già visto non è affatto così. Questa circostanza rappresenta un altro falso luogo comune che viene facilmente sfatato dopo i primi appuntamenti, quando, in seguito all’anamnesi e una volta inquadrate le problematiche psicologiche in essere, vengono subito concordati con il paziente tempi ed obiettivi, i cui risultati sono quindi effettivamente tangibili e concreti. Ad esempio, se mi rivolgo allo psicologo perché ho problemi a relazionarmi con gli altri, durante il percorso sarò certamente in grado di valutare se la mia capacità di interagire è effettivamente migliorata oppure no.
A tal proposito va però precisato che, analogamente a come avviene in tutte quelle situazioni in cui ci si pone un obiettivo (come può essere un miglioramento di un’abilità sportiva, culturale, etc., oppure il raggiungimento di una determinata forma fisica), il paziente deve essere consapevole di dover giocare un ruolo attivo nella terapia, affinché essa possa risultare efficace e riportare i risultati attesi.
Per il resto, se ci pensi, ci sono tanti servizi che non danno la garanzia di soddisfare le proprie aspettative, eppure in taluni casi ci sono comunque molte persone disposte ad accettare questo rischio. Quante volte sei entrato in un ristorante mettendo in conto di spendere i tuoi soldi senza sapere come avresti mangiato? Perché provare a curare un disagio psicologico dovrebbe valerne meno la pena? Ed è sulla base di questa riflessione che veniamo al dunque: i costi.
Quanto costa andare dallo psicologo?
Le tariffe di uno psicologo possono variare sensibilmente a seconda di diversi fattori, primi fra cui le sue competenze professionali (generalmente i professionisti con maggiore esperienza e che hanno investito di più nella propria formazione, richiedono onorari più alti) e il tipo di intervento (che può essere singolo, ma talvolta anche di coppia, familiare o di gruppo).
Si devono considerare tutte le parti del lavoro
L’unità di misura su cui calcolare il compenso è la seduta, cioè un incontro in presenza, o come si è visto anche per via telematica, che nella maggior parte dei casi dura circa 50 minuti. Nel considerare questo aspetto tuttavia, si tenga conto che anche se essa rappresenta la parte “attiva” del lavoro, lo psicologo dedica individualmente anche diverse ore allo studio del caso. L’aspetto che incide di più nella valutazione complessiva dell’investimento è invece la frequenza, o comunque la durata complessiva del percorso.
Come anticipato, entrambe vengono concordate con il paziente dopo i primi incontri, in seguito ad una prima fase di valutazione: esse dunque dipenderanno sia dalla problematica con la quale ci si presenta, sia dalla partecipazione più o meno attiva del paziente. Da questo punto di vista, un ottimo modo per ridurre quantomeno l’incisività dell’impegno mensile (pur non variando il prezzo finale del percorso) è quello di pianificare delle sedute più diluite nel tempo (ad esempio, se una seduta costa 50 euro potrei fissarla ogni dieci giorni anziché ogni settimana; in questo modo potrò stabilire per il mio percorso terapeutico un budget di 150 euro mensili anziché 200).
Le differenze da città a città
Un altro aspetto che può incidere secondariamente sul prezzo della singola seduta sono le quotazioni geografiche di mercato. Solitamente, a parità di condizioni, il prezzo di una seduta in una grande città è mediamente più alto rispetto a quello di una cittadina di provincia. Questa differenza è dettata semplicemente dal fatto che il costo della vita in una metropoli è certamente più alto e questo incide notevolmente sul bilancio dell’attività del professionista (dall’affitto dello studio, al pagamento di tutti i servizi collaterali necessari al mantenimento dell’attività).
Non solo in sede
Si noti dunque, come da questo punto di vista le sedute online offrono il potenziale vantaggio di poter ricevere lo stesso tipo di servizio ad un prezzo più contenuto. Ad esempio, se vivo a Milano dove il prezzo medio per un colloquio è di 80 euro, ma mi rivolgo attraverso una seduta online ad un professionista che ha sede in provincia di Pistoia dove il prezzo medio è di 60 euro, sicuramente riuscirò ad ottenere un risparmio consistente.
La fattura è detraibile
Sempre ragionando in quest’ottica, si tenga inoltre presente che, essendo quella dello psicologo una professione sanitaria, egli emette una fattura che è fiscalmente detraibile. Anche questo non è un aspetto da sottovalutare perché in grado di apportare una contrazione sul prezzo finale della seduta del 19 percento, dunque circa un quinto dell’intero importo. Riferendoci all’esempio di prima, quindi, è come se una seduta ci venisse a costare circa 40 euro piuttosto che 50 euro. Oltre alla tariffa intera inoltre, spesso può capitare che i professionisti rivolgano ai clienti particolari offerte commerciali come ad esempio un primo colloquio gratuito o uno sconto per particolari categorie di lavoratori.
Dunque quanto costa?
Insomma, dato per assodato che i prezzi delle sedute variano in funzione di diversi fattori e spaziano su range che possono accogliere le esigenze di buona parte della popolazione, un ultimo aspetto relativo ai costi che vale la pena evidenziare sono le valutazioni economiche del fatto di NON andare dallo psicologo. Già, perché sebbene non sia così scontato, talvolta il fatto di trascurare il nostro disagio psicologico può comportare delle pesanti ripercussioni anche dal punto di vista finanziario. Si pensi ad esempio a tutti soldi che spendono in visite mediche le persone che soffrono di ipocondria, agli abusi di alcool, fumo e droga per chi soffre di una dipendenza, oppure ancora, al rischio di perdere il lavoro per le persone gravemente depresse.
Conclusioni
In definitiva, abbiamo innanzitutto visto quali sono i vantaggi di rivolgersi allo psicologo per i propri disturbi e i propri disagi; in second’ordine abbiamo mostrato i criteri e le modalità da utilizzare nella scelta del professionista; si è poi sottolineata l’efficacia e la concretezza dei percorsi terapeutici, mostrando tutti i benefici che questo servizio è in grado di offrire. Infine, abbiamo effettuato una panoramica sui costi e sulle connesse valutazioni economiche evidenziando come esistano comunque delle “possibilità per tutte le tasche”.
A questo punto non ti rimane altro che riflettere e ricordarti, come scritto all’inizio dell’articolo, che la consapevolezza di aver bisogno di un aiuto (quello giusto!), rappresenta il primo passo per riprendere in mano la propria vita.
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